Motivare un bambino è facile, se sai come farlo!
Leggendo questo articolo scoprirai come motivare tuo figlio ad ottenere piccoli e grandi traguardi!
Come in tutti gli ambiti della vita, noi genitori, siamo il primo esempio dal quale attingere ispirazione.
I bambini, tramite i neuroni specchio, soprattutto nei primi anni di vita, ci copiano tutto, anche il modo di gesticolare!
Non puoi pretendere che tuo figlio adolescente non provi a fumare, se ha visto e vede te quotidianamente farlo.
Non puoi costringerlo a mangiare cibi sani e verdure se tu stesso non le consumi nei tuoi pasti.
I nostri figli ci imitano e ci prendono da modello sia per le azioni che compiamo sia per l’atteggiamento mentale che abbiamo di affrontare la vita!
Davanti ad un ostacolo come reagisci? Perdi la pazienza o riesci a mantenere il controllo, avere un atteggiamento positivo e trovare la soluzione?
Motivare un bambino è semplice se, prima di tutto, lo saprai fare con te stesso!
1) Motivare un bambino rinforzando i comportamenti positivi
Uno degli insegnamenti più importanti che abbiamo trovato nel libro “Il cervello del bambino spiegato ai genitori” è il rinforzo positivo.
L’abbiamo subito testato con nostro figlio e SBAAM!! Incredibile! Te lo spieghiamo con un esempio:
Lorenzo non metteva mai via le sue scarpe. Arrivava a casa, nel momento in cui si ricordava di dover togliere le scarpe, le toglieva. Poco importava dove fosse, se in sala da pranzo oppure in salotto! Glielo abbiamo spiegato qualche volta, riponendole poi insieme nel cassetto apposito e abbiamo aspettato l’occasione giusta! La prima volta che si tolse le scarpe riponendole da solo glielo facemmo notare e lo lodammo! “Ottimo lavoro Lorenzo! Apprezzo molto che tu abbia messo al loro posto le tue scarpe! Grazie per darmi una mano a mantenere ordine!” Avresti dovuto vedere il suo viso! Si riempì di soddisfazione e gioia! Da quel momento le scarpe non furono più un problema!
Motivare un bambino lodandolo, funziona perché quando lo facciamo, i suoi neuroni secernono dopamina, neurotrasmettitore che rilascia piacere. Se rinforzerai nel giusto modo, il cervello del bambino assocerà piacere a determinate azioni! Quindi piuttosto di punire e far pesare i comportamenti negativi, punta nel lodare quelli positivi.
Unica accortezza da tenere in considerazione è di non lodare troppo spesso. Serve tempismo, altrimenti non sarà più percepito come un comportamento rilevante.
Allenati al rinforzo positivo e vedrai che risultati! Inizia dalle piccole cose. Un gioco messo in ordine, un gesto di aiuto nei tuoi confronti o della sorellina, una parola gentile verso un amico…
Ricorda, TU SEI IL SUO punto di riferimento!
2) Motivare un bambino utilizzando le parole giuste
Le parole creano una reazione in te che le pronunci e anche in chi ti ascolta! Per approfondire questo argomento puoi leggere l’articolo completo “Gestione delle emozioni e bambini” cliccando qui.
Ci sono grandi allenatori che sono riusciti a far vincere le partite più difficili semplicemente motivando la propria squadra con le giuste parole!
Tu, sei come l’allenatore di tuo figlio. Il più importante! Quello che lo allena ad affrontare la vita!
Come motivare un bambino utilizzando le parole? Eccoti alcune frasi che dovresti avere in repertorio:
- “Io credo in te, credo che tu possa farcela!”
- “Sarò orgoglioso di te, nonostante il risultato!”
- “Ti voglio bene”
- “Mi fido di te”
- “Puoi farcela! Dai del tuo meglio!”
- “Ricordi quella volta in cui sei riuscito a… Anche ora puoi farcela allo stesso modo!”
- “Hai tutto quello che serve per farcela! Io credo in te”
- “Sono fiero di te, puoi farcela!”
- “Sei in grado di fare qualsiasi cosa!”
Parlare con tuo figlio è l’arma più potente che hai per motivarlo!
Usare le parole giuste è un’arte da affinare in continuazione! Se ad esempio vuoi spronarlo a studiare, mostrati interessato e fai delle domande! Cerca di trovare dei punti in comune con il mondo reale, in modo da rendere l’argomento più interessante.
Davanti ad un brutto voto come puoi motivarlo a far meglio e non arrendersi?
Sicuramente le frasi qui sopra possono già aiutarti molto, ma puoi farlo concentrare anche su una pratica chiamata modellamento. In programmazione neurolinguistica ci si riferisce a questo concetto quando puoi imparare attraverso l’imitazione (imitazione degli altri e anche di te stesso quando hai avuto successo in precedenza). Quindi davanti ad un brutto voto, puoi spostare la concentrazione di tuo figlio su quella volta in cui è riuscito a rialzarsi da una situazione simile, riunire le sue energie per ribaltare il risultato! Questo metodo è potentissimo!
Per degli obiettivi più importanti e complessi, ti invitiamo a leggere l’articolo “Obiettivi, come realizzarli!”. Perché come per ogni cosa, dobbiamo essere noi genitori l’esempio che vogliamo per i nostri figli. Dobbiamo diventare la versione migliore di noi stessi, per donargli un mentore che valga la pena seguire.
3) Piacere, dolore e motivazione
Uno dei pilastri portanti della crescita personale è il concetto di “piacere e dolore”. Ogni azione che decidiamo di compiere è legata a queste due emozioni.
- Facciamo qualcosa per allontanarci dal dolore oppure evitarlo.
- Decidiamo di agire in una direzione per avvicinarci al piacere.
Se sarai ben consapevole di questo concetto, avrai una marcia in più nella tua vita personale da genitore e riuscirai senz’altro a motivare il tuo bambino. Davanti ad ogni scelta, fatti una semplice domanda: “L’azione che sto per compiere, mi allontana dal dolore? Mi avvicina al piacere?”
Facciamo un esempio. Davanti alla scelta di mangiare per merenda della nutella a cucchiaiate anziché una merenda più sana, la risposta a queste due domande quale sarebbe? Ovviamente devi essere proiettato sul dolore e sul piacere a lungo termine! Sono quelle che impattano veramente sulla vita!
Se provi ad immaginare che questa abitudine tra 10 anni potrebbe portare te e tuo figlio all’obesità, persino al diabete, capirai con facilità la potenza di questa tecnica nel motivare una merendapiù sana. Ovviamente enfatizziamo il concetto per farti capire che se sarai in grado di associare massimo dolore ad una scelta, riuscirai con più semplicità ad evitarla. Ed eviterai il dolore che ti procurerà.
Al lato opposto…
…se sarai in grado davanti a scelte importanti, che siano le tue o quelle di tuo figlio, di associare massimo piacere, avrai fatto bingo! Al bivio, mangio pane e nutella oppure un frutto accompagnato da yogurt magro e noci? Devi associare massimo piacere alla seconda scelta e sia per te che per tuo figlio, non sarà difficile snobbare la prima!
Ti auguriamo davanti alle scelte più importanti per te e tuo figlio, di avere grandi benefici utilizzando questo metodo.
4) Motivare un bambino con il potere dell’ambiente
Come scrive lo psicologo e psicoterapeuta Luca Mazzuchelli nel suo articolo che puoi leggere cliccando qui:
“Ogni ambiente e spazio da cui siamo circondati e immersi suscita in noi stimoli piacevoli o spiacevoli, attrae o respinge, ci invita ad agire azioni e ad escluderne altre.”
Da qui parte la nostra riflessione e la nostra esperienza che fa riferimento al metodo Montessori, anch’esso attento all’organizzare gli ambienti per lo sviluppo fisico e cognitivo del bambino.
Se devi motivare tuo figlio a fare i compiti, è sicuramente necessario fare attenzione all’ambiente nel quale questo si svolgerà! Puoi ben capire dalle tue personali esperienze, facendo un esempio enfatizzato che studiare in una stanza con altri bambini che giocano e la TV accesa sui cartoni preferiti, non motiverà tuo figlio ma addirittura lo allontanerà dall’essere motivato a fare i compiti.
Quindi per ogni obiettivo ci sarà un ambiente di riferimento sul quale lavorare per renderlo più accessibile e motivarlo al raggiungimento!
E quando non puoi lavorare sull’ambiente esterno?
Diversi sono gli studi effettuati su atleti professionisti e non, nei quali è stata provata l’enorme differenza tra un allenamento fatto con outfit generico contro chi indossava le proprie maglie preferite! È stato dimostrato che quando indossavano gli abiti preferiti le performance erano migliori!
Quindi noi stessi utilizziamo questo trucchetto con nostro figlio ma anche con noi stessi. Il giorno in cui nostro figlio ha delle piccole sfide nelle quali ha bisogno di motivazione, indossiamo la maglia di Batman!!! (non a caso l’unico super eroe senza super poteri 😉 ) E tutti gli ostacoli saranno più facili da superare!
Conoscevi questi metodi? Ne conosci altri? Scrivilo nei commenti! Per noi è importante sapere la tua opinione!
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Ultima cosa ma non per importanza, scarica la nostra guida gratuita “strategie per comunicare efficacemente con tuo figlio”, qui troverai decine di consigli per migliorare la vostra comunicazione.
Al prossimo articolo!
Dario e Paola